mercoledì 27 febbraio 2013

acquamarina Pietra preziosa, varietà verde azzurrina del minerale berillo. Principali paesi produttori sono il Brasile e il Madagascar. Lo stesso nome viene adoperato per varietà ugualmente colorate di corindone, di zircone e di topazio.
Sorella minore dello smeraldo, al pari di questo, è una varietà di berillo. Gemma limpida dai colori delicati, è una pietra di pregio.
Era conosciuta ed utilizzata dai Greci e dai Romani fin dal III° secolo a C. e le venivano attribuite proprietà protettrici durante i viaggi in mare.
Era anticamente considerata fra le pietre sacre e sembra che papa Giulio II° ne avesse un esemplare di circa 5 cm. sulla sua tiara.
I cristalli hanno forma di prismi esagonali allungati ed il loro colore, secondo Plinio, riproduce quello del mare puro. Per valutarne la qualità i Romani usavano immergerle in mare e solo quelle che diventavano invisibili erano ritenute di pregio. Sebbene il colore prevalente sia l’azzurro, l’acquamarina presenta il fenomeno del pleocroismo, acquista cioè colori diversi a seconda dell’angolazione dalla quale viene osservata. Inoltre è birifrangente, è infatti capace di scindere in due il raggio che l’attraversa.
I migliori giacimenti si trovano in Brasile; cristalli piccoli, ma di buona qualità sono stati trovati nell’isola d’Elba. Come tutte le varietà di Berillo è un minerale caratteristico delle pegmatiti (particolari tipi di fessure riempite di minerali i cui cristalli sono generalmente ben formati e piuttosto grandi).
Formula:Be3Al2(Si6O18) Sistema esagonale Durezza:7,5-8

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