mercoledì 6 marzo 2013


una escurzione nelle grotte delle Alpi Apuane in Toscane.
 
non trovate che siano stupende. si trovano nella grotta del Corchia.

MALACHITE
CARBONATO BASICO DI RAME
CRISTALLIZZA NEL SISTEMA MONOCLINO
FORMULA CHIMICA: Cu
2 (OH)2 CO3
PESO SPECIFICO: 4
DUREZZA:4
COLORE: VERDE
LUCENTEZZA: VITREA


Specie assai diffusa, è un prodotto di alterazione delle zone superficiali dei giacimenti cupriferi. Generalmente si presenta in forme stalattitiche ed in patine incrostanti porzioni di rocce mineralizzanti a calcopirite, più raramente in gruppi di sottili cristalli molto allungati. In begli aggregati di cristalli fibrosi è stata osservata con relativa frequenza nelle miniere cuprifere della vallata; tuttavia i migliori esemplari della Val Petronio sono stati rinvenuti nelle cavità di un filone di quarzite evidenziato durante i lavori di sbancamento per la costruzione della strada sterrata che dall'abitato di Campegli porta alla chiesa di Sant'EIena e nella discarica della miniera di Libiola.
Questo edifico è un vechio impianoto delle miniere di Rio Marina. Si trova a cala Seregola.
Questo Zolfo siciliano si trova nel museo archeologicoi e geologico minerale a firenze vicino all'ortobotamico accanto a piazza san marco.

mercoledì 27 febbraio 2013

Storia della mineralogia

Storia della Mineralogia
L’interesse mostrato dall’uomo, fin dall’antichità, verso i minerali che venivano usati come coloranti (malachite, ocra rossa, cinabro) o utilizzati per l’estrazione dei metalli ha determinato l’evoluzione della civiltà umana (età del rame, del bronzo, del ferro).
Da Plinio il Vecchio negli ultimi cinque libri della "Storia naturale" apprendiamo che i minerali più usati erano l’oro nativo, la galena argentifera, la magnetite nota per le proprietà magnetiche e la cassiterite, unico minerale utile dello stagno. Dopo il Medioevo un primo risveglio nel campo della mineralogia si ha con "Pirotechnia", di Vannuccio Biringuccio. Con l’umanista Georg Bauer che latinizzò il suo nome in Agricola si intravede nel "De re metallica" il primo tentativo di classificare i minerali in base alle loro proprietà fisiche. Agricola può essere considerato uno dei fondatori della mineralogia.
In alto a destra: Hortus Sanitatis, anonimo fine '400: antico raccoglitore di minerali.

Storia della Mineralogia

Verso la seconda metà del ‘600 il danese Niels Stensen conosciuto come Stenone in seguito all’esame di cristalli di quarzo aventi varie dimensioni si accorse che gli angoli diedri compresi fra facce corrispondenti erano sempre gli stessi in tutti i cristalli di quarzo esaminati. Questa scoperta è stata riconosciuta valida per i cristalli di qualsiasi sostanza ed è diventata la prima legge della cristallografia (Legge di Stenone o Legge della costanza degli angoli diedri). Fu enunciata nell’opera "De solido" edita nel 1669 a Firenze dove Stenone scoprì la sua passione per i minerali.
Nella figura in alto a destra: Cristalli di quarzo: il valore dell'angolo diedro è costante.

Alla fine del ‘700 Renè Just Hauy nella "Teoria sulla struttura dei cristalli" enunciò la seconda legge della cristallografia o legge della razionalità degli indici intuendo che la struttura esterna di un cristallo è il riflesso di un perfetto ordine interno. Successivamente verso la metà dell’800 A. Bravais dimostrò che sono possibili solo 14 reticoli spaziali diversi raggruppati in tre gruppi e sette sistemi cristallini a seconda della simmetria della cella elementare.
Nella figura in alto a destra: Cella elementare del cloruro di cesio (CsCl)




Questo invece è il vecchio porto delle miniere di Rio Marina